La fatica la possiamo avvertire in quanto si possono verificare episodi di esaurimento delle scorte di glicogeno e quindi abbiamo un notevole calo dell’efficienza muscolare.

I muscoli continuano a contrarsi e vengono utilizzati i grassi.In alcuni casi le scorte di glicogeno muscolare e d epatico vanno ad esaurimento con conseguente crollo di glucosio nel sangue (ipoglicemia). Un ritorno ad un normale valore di glicogeno con l’alimentazione richiede tempi un pò più lunghi (36-48 ore)ma può essere abbreviato assumendo carboidrati a fine esercizio.

Atleti che consumano molti carboidrati dovrebbero integrare con maltodestrine o ciclodestrine + fruttosio già durante lo svolgimento della gara stessa. Anche i giorni che precedono la gara, l’alimentazione è importante e dovrebbe essere preferibilmente con prevalenza di apporto glucidico con alimenti costituiti da zuccheri complessi (pane, pasta, riso, patate) in modo da aumentare il contenuto iniziale di glicogeno nei muscoli.

Sono responsabili della sindrome della fatica alterazioni di squilibrio elettrolitico dovuto a perdita di acqua ma anche elettroliti come sodio, potassio, magnesio e calcio che giocano un ruolo importante nella contrazione muscolare.

Quindi integrare con un giusto quantitativo di acqua e bevande idrosaline, risulta fondamentale per ritardare la percezione della fatica e non avere un decadimento della performance sportiva.

Ricordiamo che la perdita di molti liquidi, espone l’organismo ad una riduzione  del volume di sangue con aumento della viscosità e il cuore è costretto a faticare di più per mantenere un adeguato flusso ai muscoli in attività.

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