Nel mondo dello sport si sente spesso parlare di consumo di integratori alimentari da parte degli atleti utili a migliorarne le performance. All’interno di una comune palestra sono tanti gli sportivi che ne fanno uso. Ciò per ridurre la stanchezza e l’affaticamento, o semplicemente per una maggiore tonicità e sostegno metabolico. Accade, però, che si faccia una gran confusione fra quelli che sono i supplementi, gli integratori e il doping. Cosa significano questi termini in riferimento all’utilizzo di alcuni prodotti alimentari per chi pratica un’intensa attività fisica?

Integratori.

Innanzitutto gli integratori non sono da etichettare come qualcosa di “non naturale” come succede per le sostanze dopanti, gli AAS, ovvero steroidi anabolici/androgeni, per esaltare le prestazioni e massa muscolare. La funzione degli integratori è colmare il gap che si viene a creare quando il nostro corpo è sottoposto a maggiori sforzi rispetto al normale. Se un operaio che lavora all’interno di una fabbrica per 8 ore al giorno assume un tot di calorie al dì, necessarie per svolgere la sua attività lavorativa, e dopo lavoro si allena per andare a correre, ad esempio, i 100 metri, avrà bisogno di integrare il suo fabbisogno energetico. Gli integratori, in questo senso, colmano, completano, Sarebbe difficoltoso e poco raccomandato assumere in poco tempo grandi dosi di nutrienti, cibo. Integrazione significa, quindi, integrare la mancanza di un magro o di un micro nutriente, che sia una vitamina, un sale minerale, dovuto ad una patologia o, nel nostro caso, ad un’intensa attività fisica.

Supplementi.

I supplementi agiscono in maniera differente. Essi, infatti, portano un surplus di un qualcosa che non è possibile ottenere attraverso l’alimentazione. Sarà utile, quindi, ricorrere all’utilizzo di supplementi per poter migliorare una performance sportiva. Generalmente, i supplementi sbilanciano il rapporto di alcuni nutrienti all’interno dell’organismo provando a direzionare le risposte organiche verso il risultato desiderato. Inoltre, non vanno a modificare le vie biochimiche dell’organismo, non modificano completamente la fisiologia, non vanno a forzare il nostro organismo. Al contrario, il doping forza il nostro corpo attraverso l’assunzione di sostanze farmacologiche e, quindi, dopanti. Qui bisogna aprire una piccola parentesi: non tutte le sostanze ad azione farmacologica, come ad esempio la caffeina, l’alcol, la teina, sono ritenute dopanti, ovvero classificate come tali nella lista WADA (World Anti-Doping Agency) l’Agenzia Anti-Doping Mondiale.